Civitavecchia una foresta contro il cambiamento climatico con l’utilizzo dei Big Data il 5G standalone e l’I.A.


Non ringrazierò mai abbastanza Gianni Moscherini, per avermi affidato il compito di curare la ricerca dei tipi di pianta e la piantumazione di viale Garibaldi e del Lungomare Thaon de Revel. Quelle decine di palme e alberi piantate in una notte di aprile del 2012, spostando alle due del mattino le recinzioni del cantiere sotto sequestro della Marina. No scorderò mai le facce piene di stupore dei civitavecchiesi la mattina seguente. Una delle poche cose fatte a Civitavecchia su cui nessuno fece polemica. Lo rifarei domani mattina. Prima c’erano delle magnifiche Phoenix canariensis, che erano state tutte attaccate dal famigerato “punteruolo rosso”, un insetto maledetto che fece strage di piante magnifiche. Scegliemmo, su consiglio del grande vivaista e paesaggista Antonio Aumenta, le piante che tutti noi possiamo oggi ammirare al viale Garibaldi: palme washingtonia robusta,Washingtonia fìlifera, poche Palme syagrus-romanzoffiana e Phoenix reclinata, le ultime due costavano molto di più. Sulle alberature però, Antonio Aumenta, decise che la scelta sarebbe stata sua, al di là dei quanto il Comune di Civitavecchia, poteva spendere. Lui voleva lasciare il segno e fare una cosa meravigliosa. Scelse come alberatura principale la Chorisia Speciosa, una pianta mai vista in questa zona. Ogni volta che passo dal viale non posso che ammirare quelle piante meravigliose e come con gli anni siano diventate , tutte, degli esemplari stupendi. Non c’è stata una sola pianta che non si è adattata.  Oggi però di alberi e cespugli ne farei spuntare a migliaia in tutta la città.

Infatti, di fronte all’aumento delle temperature che mette a dura prova le comunità, specie quelle più povere, l’espansione delle chiome degli alberi e degli spazi verdi è una delle soluzioni più pratiche e moderne.

L’inverdimento urbano, che comprende la pianificazione, la piantumazione e il mantenimento delle foreste urbane, si basa oggi su tecnologie avanzate come GIS, lidar, immagini satellitari, dispositivi IoT, droni e analisi dei dati per raccogliere informazioni cruciali sul posizionamento degli alberi, sull’impatto sul calore e sulle condizioni delle piante. Il GIS fornisce le basi per il processo decisionale in ambito forestale: dove sia possibile piantare gli alberi e come ciò influenzi l’equità e la temperatura nei vari quartieri, tutto questo richiede una gestione dei dati che oggi a Civitavecchia non è possibile. Oltre alla presenza o assenza di aree verdi, le informazioni rilevanti che dovrebbero essere mappate includono le temperature, l’ubicazione delle strutture fisiche che forniscono ombra come le pensiline degli autobus, insieme ai dati sulle conseguenze sulla salute, sulle zone alluvionali e altro ancora. Tutti questi fattori possono aiutare a prendere decisioni migliori riguardo a dove e quale tipo di albero piantare e al loro impatto sul caldo estremo.


La necessità di alberi e spazi verdi continuerà ad accelerare con l’aumento della temperatura globale. Ci sono tecnologie a basso costo come le mappe satellitari e i droni che aiutano a identificare le lacune e la stratificazione delle visualizzazioni. Gli insight digitali aiutano le città a mantenere le aree verdi e a produrre un ambiente più bello, sano e adattato al clima.

La città che verrà, con Paolo Poletti Sindaco, non sarà una città che ha paura del futuro e delle nuove tecnologie, non sarà una città che non sa aggiustare le strade e i marciapiedi, una città sporca, ma una città che guarda al futuro con fiducia e spirito d’iniziativa e che con intelligenza utilizzerà gli strumenti digitali per migliorare e rendere più equa la vita di tutti i cittadini!


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