La trasformazione delle città tramite le nuove tecnologie è in corso da alcuni anni. Ma questo non sembra che possa avvenire a Civitavecchia. Noi abbiamo una Amministrazione Tedesco – Grasso che ha vietato le antenne 5G nel 2020, e una Adsp Mtcs, che mentre negli altri porti le applicazioni del 5g standalone trasformano i traffici mercantili rapidissimamente e creano lavoro e ricchezza, non riesce a garantire neanche il servizio wi fi dentro il porto. Con cinque milioni di passeggeri in transito ogni anno a Civitavecchia, nessuno parla di Maas (Mobility as a service), che è solo la punta dell’iceberg, sono tantissime le applicazioni dell’Information Technology per il miglioramento delle città. Applicazioni che farebbero risparmiare molti soldi alle finanze pubbliche. L’illuminazione pubblica, le smart grid e la trasformazione dei consumatori di energia in prosumer, la gestione dei rifiuti, la gestione del verde pubblico e ovviamente la sicurezza.
Dal punto di vista tecnologico a Civitavecchia c’è ancora tutto da fare. Bisognerebbe per prima cosa dotarsi di una rete 5G standolone, e poi progettare una “sensoristica” diffusa su tutto il territorio comunale, in modo da poter avere più dati possibili.
L’attuale iniziativa faro della Commissione Europea (2021-2027) in questo settore è la Missione europea sulle città intelligenti e a impatto climatico zero di Horizon Europa, la quale mira ad aiutare 100 città dell’UE a diventare climaticamente neutre entro il 2030 e a fungere da modelli di riferimento, affinché tutte le città dell’UE possano seguirne l’esempio entro il 2050. Secondo la Corte dei Conti europea, il programma Lighthouse è ben concepito ed ha già ottenuto ottimi risultati fornendo centinaia di soluzioni legate all’energia, alla mobilità, alle smart grid e superando circa due terzi degli obiettivi previsti. Ma c’è tantissimo da fare e l’Italia non è certamente in prima linea.
Oltre all best practis europee, come città dobbiamo guardare anche a quello che di importante si sta realizzando nel mondo. Ad esempio l’uso dell’ Intelligenza Artificiale generativa basata su algoritmi avanzati di machine learning, è in grado di analizzare una grande quantità di dati in simultanea, anticipando molte delle problematiche che le città potrebbero trovarsi ad affrontare nel prossimo futuro. Il Center for Government Excellence della Johns Hopkins University ha lanciato City AI Connect, una nuova piattaforma di apprendimento globale riservata ai sindaci ed alle autorità di tutto il mondo per sperimentare l’intelligenza artificiale generativa nella pianificazione urbana. L’esperienza di City AI Connect è a disposizione di tutti i governi locali per implementare l’uso dell’Intelligenza artificiale generativa come strumento predittivo per le principali problematiche delle città.
Ripeto, parlare di queste esperienze in una città in cui l’Amministrazione Tedesco- Grasso nel 2020, ha vietato la diffusione del 5g, facendo ridersi dietro da tutta Italia, decidendo
di fatto di auto relegarsi nell’oscurantismo del passato e al declino economico, può sembrare troppo avveniristico o utopico. Ma questa è la realtà in migliaia di altre città in giro per il mondo. Ma noi cittadini abbiamo lo strumento del voto e l’8 e 9 giugno possiamo decidere quale città vogliamo! Se come comunità dobbiamo avere paura del futuro o essere una città che sa innovare e raccogliere nuove sfide.
Con Paolo Poletti Sindaco, la Civitavecchia che verrà, non sarà una città che ha paura del futuro e delle nuove tecnologie, Ma sarà una città che guarda al futuro con fiducia e spirito d’iniziativa e che con intelligenza utilizzerà gli strumenti digitali migliori per rendere più equa e sana la vita di tutti i cittadini!
Ivan Magrì