Ma come è possibile che quando finalmente dopo decenni si sviluppa un dibattito serio rigoroso multidisciplinare e autorevole sul rapporto tra Roma e il mare, dibattito che manca da anni, soprattutto a livello politico istituzionale, dove la Regione Lazio ha brillato solo per la sua totale mancanza di strategia e ritardi. A Civitavecchia di questo dibatto non arriva neanche l’eco. E’ un dato di fatto che il Comune di Fiumicino sta sviluppando coi fatti un suo ruolo di leadership sul territorio circostante. Un esempio concreto ne è la proposta sull’istituzione della nuova Provincia Porta d’Italia, (che probabilmente è di difficile attuazione). Ma, invece, è un fatto concreto che a Fiumicino già oggi si stanno costruendo due nuovi porti (la VIA del porto della concordia sta per essere pubblicata). Inoltre rumors molto attendibili, parlano di un interessamento di ADR per la seconda tranche dei lavori da realizzare dopo che sarà terminata la costruzione della darsena pescherecci all’interno del demanio dell’Adsp – Mtcs.
Insomma Fiumicino corre, mentre a Civitavecchia si pensa a difendere solo rendite di posizione e non si progetta il futuro, non si parla neanche più di come terminare il piano regolatore portuale (Grandi Masse). Nessun privato è disponibile ad investire. Bagagli, Bed & Breakfast e gabelle sono le uniche preoccupazioni di una classe dirigente (si fa per dire) civitavecchiese che sa dire solo NO e non riesce a vedere e attrarre opportunità di sviluppo.
Pubblico sotto i video delle giornate di studio organizzate a Roma, il 9 e 10 novembre 2024: “Tutti gli oceani portano a Roma” . Quinta edizione delle Giornate del Mare di Limes.
Giornate di studio che hanno avuto un seguito, Lunedì 2 dicembre, presso l’Aula consiliare del Comune di Fiumicino, con la presentazione del volume di Limes “I Signori degli Oceani”. Alla presenza di Lucio Caracciolo, direttore di Limes e noto opinionista.
“Guardare Roma dal mare e non, come siamo abituati a fare, ammirare l’orizzonte dalla Capitale”. Questo il pensiero di Lucio Caracciolo, esposto nell’Aula Consiliare, la sua visione, intrisa di storia e proiezioni futuristiche, su temi come il controllo delle rotte commerciali, la competizione tra le grandi potenze per la supremazia marittima e l’impatto strategico degli oceani sull’economia e i domini internazionali del XXI secolo.
“I signori degli oceani sono i signori della Terra, questo vale per le potenze antiche e moderne” è stata questa la frase di apertura di Lucio Caracciolo, nella sua descrizione analitica del mondo attraverso il mare, dall’accesso agli oceani, ai più stretti passaggi e canali che, in egual modo, influiscano sulla politica mondiale.
“Roma e tutto il suo litorale sono sprovvisti di un porto e di un progetto ponderato di sviluppo che dalla coste giunga all’entroterra cittadino. Divenire una città portuale significa aprire le porte al mondo come capitale europea sul mare, migliorando in tal modo la percezione della metropoli, valorizzando le ricchezze storiche, geografiche e culturali di un città che necessità di progresso per evolversi nelle sue molteplici potenzialità.
Nel Mediterraneo giochiamo la nostra partita a livello europeo, dove la storia ci racconta dell’antichità romana protagonista nell’esplorazione del mare visto come risorsa economica e commerciale. Anche la stessa Fiumicino deve ripensarsi come Città, ricordando l’antica civiltà di Porto e il bacino portuale costruito dapprima dall’Imperatore Claudio e poi da Traiano. La vocazione marittima del territorio necessita di uno sbocco sul mare in quanto le strategie urbanistiche moderne sviluppano i loro progetti sulle coste. Per tale ragione il nuovo porto turistico è stato inserito nel decreto giubilare proprio per gli importanti effetti che l’opera avrà sulla città e sulla capitale, collegando il Tevere con Roma, attraverso un sistema infrastrutturale che permetterà una rinnovata visione del territorio, che già oggi conta un afflusso turistico, in particolare durante la stagione estiva, di circa 500.000 persone.
“Il rilancio di Roma, nel Mediterraneo e nel mondo, passa dal mare. – ha sottolineato con forza il Sindaco Baccini – Siamo pienamente in sintonia con la proposta di “rivalorizzare” Roma attraverso la riscoperta della sua identità marittima, mediante la creazione di un’infrastruttura portuale moderna e strategica, in grado di avvicinare Roma al mare e di darle un ruolo centrale nei flussi economici e commerciali del Mediterraneo. La “marittimità” della Capitale è un’opportunità concreta per la crescita del nostro territorio. Il Comune di Fiumicino intende quindi essere parte attiva in questo progetto ambizioso in grado di generare nuove opportunità economiche, turistiche e culturali per tutto il territorio ”.
Tutti gli oceani portano a Roma – Mar Rosso – Indo-Pacifico.