L’Italia dei Data Center: tra crescita esponenziale e sfide cruciali
18 Dicembre 2024
L’Italia sta vivendo un boom di data center, spinta dalla crescente digitalizzazione e dall’adozione di tecnologie come cloud computing, intelligenza artificiale e Internet delle cose. Con 153 data center attivi, il nostro Paese si posiziona al quarto posto in Europa, dopo Germania, Francia e Paesi Bassi. Lo dicono i numeri di Data Center Map.
LA MAGGIOR PARTE È AL NORD
La maggior parte delle infrastrutture si concentra nel triangolo Novara, Monza e Pavia, con Milano come fulcro. Questa concentrazione, se da un lato crea un polo di innovazione e occupazione, dall’altro solleva preoccupazioni legate alla sicurezza, all’approvvigionamento energetico e alla sovranità tecnologica.
La dipendenza da infrastrutture estere e l’impatto ambientale rappresentano sfide cruciali. Il consumo energetico dei data center, in particolare quelli dedicati all’AI, è in forte crescita, con stime allarmanti sull’aumento delle emissioni di CO2. D’altro canto, l’Italia ha l’opportunità di diventare un hub Mediterraneo per la connettività, rafforzando la propria posizione strategica e stimolando la crescita economica.
I dati di Data Center Map per l’Italia.
Un report di IDC prevede una crescita annua del 40% nella capacità di questi data center fino al 2027. Significa che anche i consumi elettrici aumenteranno vertiginosamente, con un tasso medio annuo del 44,7%, raggiungendo i 146,2 terawattora (TWh). E non è finita qui: nel 2028, il consumo energetico complessivo dei data center potrebbe addirittura raddoppiare, arrivando a 857 TWh. Per avere un’idea, il valore è superiore al doppio del consumo energetico annuo dell’intera Gran Bretagna nel 2023 (266 TWh). Ovviamente, un aumento così consistente dei consumi elettrici avrà un impatto significativo anche sulle emissioni di CO2, aggravando ulteriormente la crisi climatica.
UN NUOVO QUADRO REGOLATORIO
Detto ciò, è fondamentale un nuovo quadro regolatorio che promuova una distribuzione più equilibrata dei data center sul territorio nazionale, incentivando la creazione di infrastrutture “made in Italy” e garantendo la sovranità digitale del Paese. A conferma di questo, la Commissione Trasporti della Camera sta esaminando proposte di legge per la disciplina dei centri di elaborazione dati, con l’obiettivo di favorire investimenti diversificati e sostenibili.
Nel 2023, gli investimenti in questo settore hanno raggiunto i 654 milioni di euro, con un aumento del 10% rispetto al 2022. Anche la potenza energetica totale installata è cresciuta del 23%, arrivando a 430 megawatt. Pur ospitando circa il 12% dei 1.300 data center europei, l’Italia registra un tasso di crescita a doppia cifra, superiore a quello di importanti hub come Francoforte, Londra, Amsterdam, Parigi e Dublino, che si attestano tra il 4% e l’8%. Questi dati, provenienti dall’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, evidenziano il dinamismo del mercato italiano dei data center e il suo potenziale di sviluppo futuro.